È alle porte l’evento European Culture Weekend, dal 31 marzo al 2 aprile, ovvero il fine settimana della cultura europea promosso dal Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei. L’obiettivo della manifestazione internazionale è “Accelerare l’agenda conservatrice per la prosperità e la libertà”.
I “fine settimana della cultura europea” rappresentano la più recente iniziativa del Partito ECR. Si fa qui riferimento a un’esperienza completa dove a farla da padrone sono scoperta, apprendimento e networking in luoghi culturali significativi in Europa e all’estero: quella che potrebbe quindi definirsi un’incursione nella diversità delle tradizioni, dei paesaggi e delle culture europee. Il programma, di cui si parlerà più avanti, offrirà conferenze sulle ultime tendenze del pensiero conservatore e sulle ultime novità riguardanti la navigazione politica dell’UE. I panel vedranno l’intervento di relatori di spicco come membri del Parlamento europeo, titolari di ruoli di alto livello nei partiti conservatori europei, accademici, esperti internazionali e altro ancora.
Ad ospitare l’European Culture Weekend per questa prima edizione sarà la Croazia, protagonista anche del primo panel previsto per il 31 marzo denominato “La Croazia e l’euro: i primi effetti del cambio di valuta”. Si entra dunque subito nel vivo, trattando un tema di interesse generale: il cambio di valuta, infatti, ha riguardato tutti i Paesi membri dal 2000 in poi. Ne discuteranno il deputato croato Marko Milanovic Litre, la Vicepresidente della Banca Centrale Austriaca Barbara Kolm e il Professore di Finanza all’Università di Zagabria Dr. Neven Vidaković.
Spazio poi al dibattito sull’ideologia Woke. Il tema verrà trattato in maniera intrinseca considerata la presenza di un esponente del mondo filosofico come Goran Lojkić, professore e filosofo dell’Istituto di Filosofia di Zagabria. La presenza di un accademico concede importanti spunti di riflessione, da cui non si può prescindere se la necessità è tracciare linee guida fondamentali per il futuro.
Il programma intensissimo della giornata del sabato 1° aprile
Sabato 1° aprile vedrà, a partire dalle ore 9.00, un importante susseguirsi di panel e aggiornamenti utili al confronto tra i presenti, ma anche a formare e “accelerare l’agenda”. Si partirà dai saluti di apertura del deputato italiano, nonché Segretario Generale del partito ECR, Antonio Giordano. Tra gli argomenti che verranno discussi durante la mattinata menzioniamo: “Conservatorismo classico e liberale: una via per la prosperità umana”, “Competenze dell’UE e nazionali: definire la linea conservatrice”, “Il funzionamento delle istituzioni dell’UE e l’evoluzione dell’equilibrio dei poteri”, “Bruxelles, dietro le quinte / Lavorare con la politica”.
Tutte le voci della conferenza “Accelerare l’agenda conservatrice per la prosperità e la libertà”
Come anticipato in apertura, saranno numerose le voci di esponenti del mondo politico e accademico volte ad animare la conferenza. Di seguito l’elenco delle personalità che parteciperanno dal 31 marzo al 2 aprile: Adela Mirza, Presidente Alternativa Dreapta (Romania); Ladislav Ilčić, eurodeputato croato; Gary Kavanagh, Presidente della Fondazione Edmund Burke; Hannes Gissurarson, professore e autore islandese; Rob Roos, eurodeputato olandese; Ylenja Lucaselli, deputata italiana; Angel Dzhambazki, eurodeputato bulgaro; Ruža Tomašić, ex europarlamentare croato. Un parterre la cui esperienza e la cui formazione risultano essere perfette per indagare i temi posti dal partito all’ordine del giorno.
Non mancheranno accenni alle bellezze storiche e naturali del Paese ospitante, considerando anche che gli invitati alla kermesse avranno modo di conoscere Spalato, una città che sorge sulla costa e che ospita ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni dove.
La manifestazione, vale la pena ricordarlo, intende ottenere nuovi punti di vista, offrire a relatori e uditori la possibilità di strutturare idee innovative e aprire orizzonti sempre più ampi al Partito Europeo dei Conservatori e dei Riformisti. Una sfida impegnativa e interessante che, in un periodo complesso quale quello che sta attraversando l’Europa intera, deve essere valutata nella maniera più positiva e risolutiva possibile.