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Abascal incontra Netanyahu nel bel mezzo della crisi diplomatica tra Spagna e Israele

Conflitti in Medio Oriente - Maggio 30, 2024

Il presidente del partito conservatore spagnolo VOX (ECR), Santiago Abascal, si è recato questa settimana in Medio Oriente per un incontro con Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele. L’incontro si è svolto nell’ufficio del Primo Ministro a Gerusalemme. Secondo le fonti di VOX, l’incontro è durato più di un’ora. È la prima volta che i due leader si incontrano.

Insieme a Santiago Abascal c’erano Jorge Martín Frías, direttore della Fundación Disenso – l’influente think tank di VOX – e Hermann Tertsch, membro di VOX, eurodeputato e vicepresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo. Abascal ha visitato Gerusalemme lo stesso giorno in cui il primo ministro del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE, S&D) ha ufficializzato la decisione della Spagna di riconoscere la Palestina come stato indipendente, una mossa che ha scatenato una crisi diplomatica con lo stato di Israele. Anche la Norvegia e l’Irlanda hanno riconosciuto lo Stato palestinese lo stesso giorno.

La visita arriva anche pochi giorni dopo che il Vice Primo Ministro e Ministro del Lavoro di Sánchez, Yolanda Díaz del partito progressista SUMAR, ha fatto eco allo slogan di Hamas “dal fiume al mare”, suscitando le risposte ufficiali delle autorità del Ministero degli Esteri di Israele. Abascal ha rifiutato la posizione ufficiale del governo socialista spagnolo e ha giurato di ritornare sulla decisione della Spagna di riconoscere lo stato palestinese “quando” diventerà Primo Ministro.

Il presidente di VOX ha anche detto a Netanyahu che “Sánchez non è la Spagna” e che sta sfruttando l’agenda degli affari esteri del paese per “coprire i casi di politica e corruzione”, un riferimento al presunto traffico di influenze della moglie, Begoña Gómez, che è attualmente oggetto di indagine da parte di un tribunale di Madrid, la capitale spagnola. Abascal ha anche riconosciuto la “fermezza” del popolo israeliano nella sua autodifesa contro l’aggressione di Hamas.

Ha chiarito che se Hamas tiene in ostaggio delle persone e se l’organizzazione terroristica non viene spazzata via, “nessuno ha il diritto di chiedere a Israele di rinunciare alle sue operazioni di autodifesa”. Netanyahu ha lamentato la copertura che i media occidentali stanno dando al conflitto. Ha inoltre rassicurato Abascal che Israele non ha intenzione di sostenere movimenti separatisti in Spagna come ritorsione per il riconoscimento della Palestina come Stato. Netanyahu ha ribadito il suo rispetto per la sovranità della Spagna (i membri dell’opposizione in Israele hanno suggerito questa possibilità nei giorni passati).

Il Primo Ministro ha anche affermato che Israele rimarrà fermo nel suo impegno a sostenere gli sforzi antiterrorismo in Europa e in Spagna, nonostante la posizione ostile di Sánchez nei confronti dello Stato di Israele. Non ci sono state reazioni ufficiali da parte di Pedro Sánchez o di José Luis Albares, il suo Ministro degli Affari Esteri, anch’egli membro del Partito Socialista.

La decisione di Sánchez di riconoscere la Palestina non ha avuto un periodo di consultazione pubblica e ha diviso l’opinione pubblica spagnola. Il premier spagnolo insiste che questa mossa “non è contro Israele”, ma ha sottolineato che Netanyahu “non ha un processo di pace per la Palestina”. Israele ha reagito richiamando Rodica Radian-Gordon, il suo ambasciatore a Madrid.

È la seconda volta che Israele ricorre a questa misura, la prima a dicembre dopo che Pedro Sánchez ha definito le operazioni di Israele una “catastrofe umanitaria”. I ministri degli Esteri israeliani hanno anche richiamato i loro ambasciatori da Dublino e Oslo, dopo che questi hanno annunciato la loro intenzione di riconoscere la Palestina come stato indipendente.

Pedo Sánchez ha anche visitato Israele alla fine di novembre e ha incontrato le autorità palestinesi. Il Primo Ministro belga Alexander de Croo si è unito a lui in quel viaggio.

Questa è la seconda visita di Abascal in Israele dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre. L’ultima visita risale a dicembre, quando ha incontrato il ministro Amichai Chikli, che fa parte del gabinetto di guerra di Israele. Chikli è stato in Spagna due settimane fa per la convention politica “EUROPA VIVA24” organizzata da VOX-ECR.

Durante la sua visita di dicembre, Abascal ha visitato anche la città di Sderot, nel sud di Israele. Lì ha visto di persona uno dei kibbutz che Hamas ha distrutto il 7 ottobre.