Le recenti incursioni a Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa in Ucraina, hanno sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza nucleare, attirando l’attenzione internazionale e l’allarme dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Gli attacchi, presumibilmente condotti da droni, hanno preso di mira le infrastrutture dell’impianto, facendo temere un possibile incidente nucleare. Sebbene non siano stati segnalati danni immediati ai reattori o rilascio di radioattività, la situazione rimane tesa e l’AIEA ha esortato tutte le parti coinvolte a evitare azioni che potrebbero compromettere la sicurezza dell’impianto.
Nella notte di lunedì 8 aprile 2024, gli attacchi delle truppe russe nella regione meridionale ucraina di Zaporizhzhya hanno provocato la morte di tre persone, secondo i post sui social media del governatore della regione, Ivan Federov. Federov ha anche detto che oltre ai morti, tre persone sono rimaste ferite nel distretto Pologivskyi di Zaporizhzhia. Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha espresso grave preoccupazione, affermando che gli “attacchi irresponsabili” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia rappresentano un alto rischio di un grave incidente nucleare e ha sottolineato l’urgenza di fermare immediatamente tali azioni.
L’AIEA ha espresso la sua preoccupazione per i rischi di un grave incidente nucleare e ha sottolineato l’importanza vitale di mantenere la sicurezza dell’impianto. Questo avvertimento fa seguito all’aumento degli attacchi nella regione, che ha visto un’escalation del conflitto. L’agenzia ha richiesto l’accesso immediato all’impianto per valutare la situazione in prima persona e adottare le necessarie misure di sicurezza.
L’impianto di Zaporizhzhia, che svolge un ruolo vitale per l’approvvigionamento energetico dell’Ucraina, è stato al centro di preoccupazioni per la sicurezza fin dall’inizio del conflitto. La sua posizione geografica in un’area contesa la espone a rischi significativi in caso di un’ulteriore escalation delle ostilità. La comunità internazionale ha seguito gli sviluppi con preoccupazione, chiedendo di evitare qualsiasi azione che possa compromettere la sicurezza dell’impianto e, di conseguenza, la salute pubblica e l’ambiente.
Questi eventi evidenziano i pericoli che possono correre gli impianti nucleari nelle zone di conflitto e sollevano interrogativi sulla gestione della sicurezza nucleare in contesti geopolitici instabili. Mentre le autorità lavorano per garantire la sicurezza dell’impianto e l’AIEA continua a monitorare la situazione, la comunità internazionale attende ulteriori sviluppi nella speranza che la diplomazia prevalga per evitare una catastrofe nucleare.
L’impianto di Zaporizhzhia, il più grande in Europa e il nono al mondo, ha sei reattori, ciascuno con una capacità di 950 MW, per un totale di 5.700 MW (o 5,7 GW termici nominali). Questa capacità è sufficiente per alimentare circa 4 milioni di famiglie. A titolo di confronto, l’impianto di Chernobyl, nella parte settentrionale dell’Ucraina, aveva una capacità inferiore di circa un terzo, pari a 3.800 MW. È interessante notare che un megawatt (equivalente a un milione di watt) è la quantità di energia necessaria per alimentare 10.000 lampadine da 100 watt.
I reattori di Zaporizhzhia, dotati di robuste camere di contenimento progettate per resistere a forti impatti, sono una versione sovietica migliorata del reattore ad acqua pressurizzata (PWR), considerato molto più sicuro del modello che ha subito l’incidente di Chernobyl nel 1986. Questi reattori utilizzano un sistema di raffreddamento in cui l’acqua radioattiva circola in un circuito separato da quello che trasferisce l’energia del vapore alle turbine.
Qualsiasi malfunzionamento del sistema di raffreddamento potrebbe portare a conseguenze catastrofiche simili a quelle di Fukushima causate da un evento naturale. Allo stesso modo, un bombardamento accidentale delle piscine di raffreddamento che ospitano le barre di combustibile esaurito, o un errore umano – non improbabile data l’alta pressione esercitata sul personale attualmente sorvegliato da truppe armate – potrebbero causare una contaminazione radioattiva diffusa. Data l’enorme capacità dell’impianto di Zaporizhzhya, un incidente nucleare in questo sito potrebbe avere conseguenze molto più gravi di quelli di Chernobyl e Fukushima.