Mancano pochi mesi alle prossime elezioni europee (8 e 9 giugno 2024) e la campagna elettorale è ormai in pieno svolgimento. Si prevedono colpi di scena, ma ci sono già delle certezze, come la candidatura del deputato Nicola Procaccini, che punta a riaffermare la sua posizione.
La conferenza stampa di Latina
All’inizio di febbraio, il co-presidente del gruppo ECR ha iniziato il nuovo percorso da Latina; alla conferenza di presentazione della candidatura hanno partecipato, tra gli altri, il coordinatore provinciale del partito, il senatore Nicola Calandrini, oltre ai consiglieri regionali Elena Palazzo e Vittorio Sambucci, e il sindaco di Latina, Matilde Celentano. Un evento che precede quello più atteso: l’incontro fissato per il 2 marzo al Teatro D’Annunzio.
‘Ora o mai più’ è lo slogan che accompagnerà la campagna elettorale. “Ho chiamato questo appuntamento “Ora o mai più” perché – Procaccini ha spiegato al pubblico di Latina – Sono certo che se saremo bravi ad affermare Fratelli d’Italia alle prossime elezioni europee, significherà che siamo stati bravi ad affermare l’Italia in Europa.“.
Due sono gli obiettivi che ha nel mirino: “Spostare l’equilibrio della politica europea verso il centro-destra, dopo decenni di centro-sinistra, e riuscire a mettere l’Italia al centro dell’Unione Europea, in una posizione di leadership come mai prima. Per troppi anni abbiamo fatto quello che voleva l’Europa e non siamo mai riusciti a far capire che l’Italia poteva aspirare a un ruolo di primo piano nell’Unione europea. Ora dipenderà da noi e dalla nostra fame di raggiungere un risultato importante, e di farlo partendo da casa.“.
Un concetto che il leader politico ha ribadito anche come ospite della trasmissione televisiva Dimmi La Verità con Carlo Tarallo. “Nel mese di giugno 8 e 9 la musica dovrebbe cambiare. Spostare il baricentro della politica europea verso destra è probabilmente un’opportunità che non si ripeterà mai più e, in questo, l’Italia può giocare un ruolo da protagonista come mai prima. Fortunatamente, ora ha un governo molto più stabile rispetto, ad esempio, alla Germania o alla Francia; ha un governo compatto che rappresenta in Italia ciò che dovrebbe essere anche in Europa.“.
Secondo Procaccini, quindi, guardando anche alle altre principali nazioni dell’UE, esistono tutte le circostanze per un cambio di direzione.
Perché Latina
La decisione di porre la prima pietra di questa campagna elettorale a Latina non è stata certo casuale. Infatti, ha spiegato: “Ha particolarmente senso partire da qui, da Piazza del Popolo a Latina. Questa è una città che conosce molto bene l’etica del lavoro ed è nata da essa. La campagna elettorale – ha proseguito – iè proiettato in un bacino elettorale di milioni di persone in tutta Italia e anche oltre, ma bisogna iniziare da qualche parte e credo che bisogna farlo dal cuore, dalle radici, dalla provincia dove sono nato e cresciuto e dove ho iniziato molti anni fa a fare politica proprio parlando di Europa quando ero ancora nel movimento giovanile.“.
Procaccini ha anche ripercorso gli ultimi cinque anni, facendo un’analisi del lavoro politico svolto a livello nazionale ed europeo. “Cinque anni fa – ha detto agli ascoltatori -. Fratelli d’Italia rischiava di non superare la soglia elettorale e ricordo gli inizi turbolenti e frustranti al Parlamento europeo, quando colleghi di altri partiti e di altri Paesi non mi salutavano nemmeno per paura di essere contaminati da un fascista italiano. Questo era il modo in cui si parlava di noi“.
In seguito, una svolta che ha comportato il riconoscimento del lavoro svolto con competenza: “In questi cinque anni siamo riusciti a conquistare il rispetto dei più, l’Italia ha conquistato il rispetto dei più. Cinque anni fa era una nazione tra le tante, debole, impaurita e priva di leadership politica, e ora tutto è cambiato. Sono uno dei nani che corrono sulle spalle di un gigante che si chiama Giorgia Meloni“.
Gli obiettivi delle elezioni europee
Guardando ai risultati ottenuti, Procaccini ha dichiarato con fermezza che non vuole solo puntare alla rielezione, ma anche andare oltre e lavorare per conquistare la maggioranza a Bruxelles.
Un concetto sposato anche dal coordinatore provinciale del partito, il senatore Nicola Calandrini, che ha sottolineato come dopo trent’anni gli equilibri potrebbero cambiare e portare al centro il partito dei conservatori e dei riformisti. “Una sfida“, come l’ha definita il senatore, che vede in Procaccini l’uomo giusto.