Discutere del futuro degli agricoltori europei a Kilkenny dal 3 al 5 novembre
Ritorna l’ECR Party Culture Weekend, un’iniziativa che ha toccato vari temi in eccezionali località europee. Dopo gli eventi di Spalato, Sofia, Gerusalemme, Ischia e Scilla, è ora la volta di Kilkenny, in Irlanda.
L’Irlanda riveste un’importanza significativa per i conservatori e per l’Europa. Innanzitutto, ha un rapporto stretto e spesso conflittuale con la cultura britannica, che ha sostanzialmente posto le basi del pensiero conservatore. Tuttavia, è anche una terra con forti radici cristiane e un eccezionale impegno per la libertà economica, evidente nelle numerose aziende di fama internazionale che hanno scelto l’Irlanda come base europea grazie alle favorevoli condizioni economiche.
L’Irlanda è fondamentale anche perché segna un confine geografico dell’Europa. È l’unico Paese dell’Unione Europea che non ha aderito all’area Schengen e vive una situazione di confine tra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord, nazione costitutiva del Regno Unito. Questo confine rappresenta una frattura nel modo in cui viene percepita la visione dell’Europa.
Dal punto di vista politico, l’Irlanda è tradizionalmente caratterizzata da due partiti di centro-destra che si contendono il governo nazionale: Fine Gael (conservatori liberali e democratici cristiani, parte del PPE) e Fianna Fáil (nazionalisti irlandesi, affiliati al gruppo RE). Tuttavia, non c’è una voce conservatrice classica, non ci sono partiti affiliati all’ECR e, in particolare, le forze di sinistra socialdemocratiche e repubblicane come il Sinn Féin (GUE/NGL) stanno guadagnando forza, segnando uno scenario diverso dalla grande maggioranza dei Paesi europei.
Pertanto, un evento ECR in Irlanda sembra essenziale, soprattutto in considerazione del tema scelto: “Tradizioni e innovazione: Un futuro conservatore per gli agricoltori europei”. Le discussioni ruoteranno attorno alle politiche sostenibili per la prosperità dei paesaggi europei, coprendo temi come la cura del bestiame, l’agricoltura e, inevitabilmente, l’economia verde.
Le sfide e le opportunità presentate da questo delicato settore stimoleranno dibattiti che potrebbero riaccendere il movimento conservatore irlandese. Parteciperanno politici e intellettuali di spicco provenienti da tutta Europa, oltre a leader aziendali ed esperti del settore.
Anche la scelta del luogo, Kilkenny, è ben ponderata. È una città dal forte carattere europeo, nota per i suoi prodotti locali (la sua birra è tra le più apprezzate al mondo), per i tesori architettonici come il Castello, l’Abbazia Nera o il Tholsel, per i vasti paesaggi naturali e agricoli e per la vivace vita notturna che la rende un’attrazione turistica.
Discutere di agricoltura, settori primari e conservazione del paesaggio in Irlanda è una decisione consapevole di impegnarsi in un luogo dove queste risorse sono conservate in modo eccellente. Questo esempio può essere applicato anche altrove: un approccio attento all’ambiente che i conservatori intendono promuovere.
Il programma di tre giorni a Kilkenny prevede l’arrivo e la sistemazione al Lyrath Estate Hotel giovedì 3 novembre. Questa magnifica location comprende una villa del XVII secolo circondata da 170 acri di paesaggio naturale irlandese, con laghi pittoreschi, giardini storici e foreste dalle innumerevoli sfumature di verde.
Venerdì 4 novembre si terranno conferenze sul tema e una cena di networking tra i partecipanti provenienti da tutta Europa per scambiare esperienze e proposte. Sabato 5 novembre i partecipanti partiranno, con la possibilità di visitare nuovamente la città di Kilkenny.
Sono previste anche due piacevoli gite: giovedì 3 novembre si visiterà Dublino di notte, vivendo l’atmosfera di una capitale europea dove il divertimento e la cultura sono fondamentali. La mattina di venerdì 4 novembre, una visita al Parlamento irlandese ci permetterà di osservare le istituzioni irlandesi in azione. Si tratta di un’opportunità significativa per i conservatori europei.