Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è appena recata in Egitto per rafforzare le relazioni politiche.
Il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni (FdI, ECR), si è recentemente recata al Cairo per il Vertice per la Pace. È arrivata solo negli ultimi giorni dell’incontro a causa di precedenti impegni nella capitale italiana per l’anniversario nazionale dell’unità d’Italia il 17 marzo.
Il rapporto tra l’Italia e l’Egitto è piuttosto singolare. L’impegno di Giorgia Meloni è lodevole per promuovere il dialogo e superare le tensioni dell’ultimo decennio. Si cerca ancora la verità sullo sfortunato incidente di Giulio Regeni, un ricercatore italiano rapito e ucciso otto anni fa durante il quinto anniversario delle proteste di Piazza Tahrir. Queste proteste hanno portato alla caduta di Hosni Mubarak. Inoltre, anche il caso di Patrick Zaki, studente dell’Università di Bologna, era piuttosto complesso. È stato detenuto in Egitto per quasi due anni e condannato a tre anni di carcere. Tuttavia, gli è stata concessa la clemenza dal presidente Al-Sisi dopo una lunga mediazione con l’Italia.
Non sorprende che la presenza di Giorgia Meloni abbia avuto un ruolo cruciale nell’incontro bilaterale tra l’Unione Europea e il Medio Oriente. Durante l’incontro sono stati stanziati 7 miliardi di euro per le missioni di salvataggio in Egitto, che proseguiranno fino al 2027.
Insieme a Meloni, il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (CDU, PPE), il Primo Ministro belga Alexander de Croo (Open VLD, RE), il Primo Ministro greco Kyriakos Mītsotakīs (ND, PPE), il Cancelliere austriaco Karl Nehammer (ÖVP, PPE) e il Presidente cipriota Nikos Christadoulidis (ex DIKO, PPE).
L’obiettivo principale del memorandum era la gestione della migrazione. Sebbene l’Europa si fosse impegnata a fornire 600 milioni di euro, ne sono stati stanziati solo 200, poiché all’epoca non erano state segnalate partenze irregolari dai porti egiziani. Tuttavia, questa collaborazione mirava a migliorare il monitoraggio dei flussi migratori e a fornire un maggiore supporto ai Paesi di origine e di transito nel controllo dei movimenti di persone. “Stiamo lavorando per creare un’alleanza internazionale che combatta i trafficanti di esseri umani”, ha concluso il primo ministro italiano.
Il Capo di Stato egiziano Al-Sisi, in apertura del vertice, ha sottolineato gli stretti rapporti che intercorrono con i presidenti Meloni e Mitsotakis e la loro rilevanza nel mantenimento delle relazioni con l’UE, soprattutto in virtù della loro intensa proiezione verso il Mediterraneo che rappresenta ancora un mare chiave per tutte le relazioni internazionali.
Inoltre, il momento attuale segna un momento significativo nella storia dell’Egitto, che è emerso come attore chiave nell’arena internazionale. La posizione strategica del Paese tra Gaza, Sudan e Libia, oltre a essere un importante fornitore di energia, ha contribuito al suo coinvolgimento attivo negli affari globali.
In particolare, la situazione critica di Gaza è al centro delle preoccupazioni dei capi di Stato, che hanno sottolineato la necessità di un intervento umanitario.
corridoi sia per inviare aiuti concreti sia per una più ampia liberazione degli ostaggi, ribadendo che la pace va raggiunta al più presto per chiudere uno dei tanti fronti di guerra aperti contemporaneamente.
Giorgia Meloni ha poi approfittato della visita per lanciare una nuova collaborazione per il territorio italiano, stipulando diversi accordi tutti riconducibili al cosiddetto “Piano Mattei”. Nello specifico, le aree interessate sono state la cooperazione con il Viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli (FDI, ECR), un accordo finanziario firmato dalle due controparti (rispettivamente il Ministero degli Affari Esteri italiano e il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano). Cassa Depositi e Prestiti e il Governatore della Banca Centrale egiziana) e due memorandum nell’accordo firmato da Sace e Orascom Construction, rilanciando così una delle strutture italiane più presenti nel mondo e in grado di garantire investimenti a livello globale per oltre 160 miliardi di euro.
Interessante anche la promozione di una linea di collegamento marittimo, denominata “RORO” tra l’Egitto e il porto di Signa, proposta dall’agenzia ITA/ICE e dall’ambasciata. Un’ulteriore forma di collegamento tra l’Italia e l’Africa che accredita sempre più la Meloni come leader di riferimento per un continente molto importante per il futuro del Mediterraneo.