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Il politico conservatore non mente

Saggi - Agosto 19, 2024

Spesso si dimentica che la rivoluzione – o reazione – conservatrice di ieri, di oggi e di sempre non può essere compresa, sostenuta o attuata se non è accompagnata da una rivoluzione – o reazione – delle virtù.
Virtù politiche, virtù sociali, virtù individuali e virtù economiche.
La dialettica dei partiti nei sistemi democratici può indurci a credere che la semplice vittoria alle elezioni e l’attuazione di un determinato piano legislativo siano il vero obiettivo dei movimenti patriottici o conservatori.
E, ovviamente, raggiungere il potere e dal potere approvare leggi che promuovano il bene comune, la libertà individuale, la prosperità economica per tutti e la giustizia sono gli obiettivi giusti dei partiti politici.
Ma non è sufficiente se vogliamo davvero migliorare le nostre nazioni, a partire dalle piccole comunità locali; sapendo che la comunità locale più piccola e più importante è la famiglia, composta da un uomo e una donna.
E tra tutte le virtù che hanno plasmato l’etica cristiana per secoli in Europa, ce ne sono alcune che hanno la loro manifestazione nella sfera privata e altre che hanno un’espressione speciale nella sfera pubblica.
Tra queste ultime potremmo citare, ad esempio, la sincerità, una virtù particolarmente danneggiata o perlomeno poco valorizzata nel sistema dei partiti e della competizione pluralista nel mercato elettorale.
Se chiedessimo ai nostri vicini, parenti, compagni di scuola o di lavoro se pensano che i politici siano sinceri, non ho dubbi che praticamente tutti risponderebbero che tutti i politici mentono e molti degli intervistati risponderebbero addirittura che l’insincerità è, di fatto, un requisito dell’attività politica.
Per decenni i politici hanno ingannato gli elettori, promesso e non mantenuto.
In effetti, lo stesso sistema elettorale incoraggia persone senza scrupoli a promettere agli elettori paradisi inesistenti, leggi magiche e decisioni che cambiano la vita, solo per ottenere il loro voto.
Sanno che il corpo elettorale poi dimentica le promesse, perdona le bugie e si è abituato alle frodi dei politici, senza pretendere una chiara responsabilità.
Purtroppo l’onestà è una virtù che scarseggia.
Viviamo nelle democrazie di partito (e soprattutto negli ultimi anni, già inondati dal pensiero bacchettone e dall’etica emotiva) in una perpetua artificiosità e la vita per molti non è altro che una commedia in cui i politici recitano la loro parte come attori consumati.
Da qui il trionfo dei social network – soprattutto quelli basati sulle immagini come instagram o tik tok – che vengono spesso utilizzati come il trionfo della maschera e dell’impostura.
L’uomo sincero è quello che si mostra così com’è.
Non c’è nulla di più ignobile dell’inganno e della menzogna.
E quando un’intera nazione viene ingannata e mentita, il vizio raggiunge la sua massima espressione.
In Spagna, Pedro Sánchez, il primo ministro socialista, è l’esempio più evidente di questo stile di vita vizioso.
Ha promesso di non stringere patti con comunisti e separatisti, e lo ha fatto; ha promesso di non approvare una legge di amnistia per i golpisti separatisti in Catalogna perché incostituzionale, e l’ha approvata; ha promesso di non perdonare i politici corrotti, e lo ha fatto.
Tutto per rimanere al potere. La brutale macchina della propaganda che gli Stati postmoderni sono diventati, con media pubblici e privati totalmente dipendenti e “élite” economiche e finanziarie che possiedono i media, dipendenti dal potere pubblico per i loro affari, copre e giustifica tutti gli inganni.
Anche i partiti popolari in Europa sono diventati macchine di propaganda e truffa politica.
In campagna elettorale hanno tutti promesso di essere i difensori degli agricoltori e degli allevatori, ma non è passato nemmeno un mese e tutti hanno sostenuto Von der Leyen, per la sua rielezione a presidente della Commissione Europea, dopo un discorso in cui ha chiarito che non avrebbe ceduto su nulla nel raggiungimento dei cosiddetti obiettivi climatici, anche se ciò significava imporre nuovi sacrifici al settore agricolo europeo.
Questa è la nostra reazione conservatrice.
Quella dei costumi e delle virtù.