Torna uno degli eventi italiani più attesi dell’anno, Atreju 2024. Il festival si svolgerà dall’8 al 15 dicembre a Roma. Con un ampio focus sul mondo conservatore, l’evento sarà ospitato da Fratelli d’Italia e sarà un’importante occasione di incontro tra giovani e meno giovani, politici e semplici cittadini, attivisti e appassionati di cultura e politica per discutere di temi europei di attualità. Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha confermato la sua presenza ad Atreju 2024. Lanciato per la prima volta nel 1998 da Giorgia Meloni, all’epoca attivista di Azione Giovani, il festival di Atreju è diventato un evento importante nel panorama politico italiano ed europeo. Il festival, che dura otto giorni, propone un programma variegato di dibattiti, attività e discussioni, che culmina con l’attesissimo discorso del Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, previsto per domenica 15 dicembre. Al di là del discorso politico, Atreju è sempre stato e continua ad essere uno spazio di relax e cameratismo, che unisce la politica all’umorismo e a un forte senso di comunità. Sebbene l’ascesa di Fratelli d’Italia abbia portato un tono più serio all’evento, la sua missione principale rimane invariata: cercare soluzioni pratiche ed efficaci. Atreju non è solo un momento di riflessione politica, è un simbolo della destra italiana, con una storia di oltre due decenni e rappresenta un ponte tra le generazioni, uno spazio di dialogo e amicizia che va oltre i confini di parte. Per chi non fosse a conoscenza di questo evento, il nome “Atreju” si ispira al protagonista del celebre romanzo fantasy di Michael Ende, La storia infinita, pubblicato nel 1979. Nel romanzo, Atreju è un giovane guerriero che intraprende un viaggio epico per salvare il Regno della Fantasia dalla minaccia incombente del Nulla. Questo personaggio incarna il coraggio, la perseveranza e l’impegno costante verso gli ideali, valori che hanno risuonato profondamente nei giovani della destra italiana. Per loro, Atreju simboleggia la lotta per salvaguardare la loro generazione dall’apatia e dall’indifferenza rappresentate metaforicamente dal Nulla. La stessa Storia Infinita funge da potente allegoria, riflettendo la conservazione della Tradizione, una causa sostenuta dalla destra italiana in opposizione alla sinistra progressista, che viene percepita come un tentativo di smantellare i valori e i simboli del passato. Il legame con questa eredità è ulteriormente sottolineato da influenze culturali precedenti, come le opere di Tolkien e i campi a tema hobbit ispirati al suo universo. Questi eventi, iniziati dai giovani nel 1977, sono stati portati avanti fino al 1981, adottando nomi e temi radicati nel ricco arazzo della narrazione fantastica che definisce il loro ethos. Ecco perché il motto più ricorrente è:
“C’è del bene in questo mondo, Maestro Fodro: è giusto combattere per esso”.
Se nel 1998 Atreju era solo un incontro di alcuni giovani attivisti, 26 anni dopo è diventato un grande evento europeo, che attira non solo molti rappresentanti della classe politica italiana e del resto d’Europa, ma anche numerose personalità culturali e artistiche. Atreju non è un festival politico tradizionale nel panorama nazionale italiano: molti altri eventi di questo tipo, organizzati da varie organizzazioni e partiti politici, spesso non riescono ad avere un impatto significativo sul pubblico. Atreju è un festival che ha riunito e costruito fin dalle sue origini momenti di tolleranza tra individui o gruppi appartenenti al Fronte della Gioventù. Atreju si distingue come uno spazio dedicato alla destra italiana, una “casa” dove si condividono idee, a volte nascono polemiche, a volte si stringono mani o si scherza. In sostanza, però, Atreju rimane un luogo di appartenenza. Che l’evento si svolga in piena estate (sull’Isola Tiberina) o in pieno inverno (al Circo Massimo o a Castel Sant’Angelo), ciò che conta per i presenti è lo spirito dell’evento.
All’edizione dello scorso anno, sul palco di Atreju erano presenti molte personalità che hanno catturato l’attenzione del pubblico, sia della società civile (tra cui ricordiamo la calciatrice iraniana Shiva Amini – attiva per la sua lotta a favore dei diritti delle donne nel suo paese) sia nomi affermati del mondo politico ed economico italiano e mondiale. Gli interventi di personalità di livello mondiale come Elon Musk, che ha parlato delle nuove frontiere tecnologiche e delle loro sfide per la società, e dell’ex primo ministro britannico Rishi Sunak (un vero conservatore e un esplicito sostenitore del partito ECR), la cui introduzione sul palco è stata fatta dal primo ministro Giorgia Meloni in persona, hanno impressionato il pubblico. Va ricordato che gli eventi principali dell’anno scorso comprendevano anche dibattiti con ospiti di spicco come Edi Rama (Presidente albanese) e Santiago Abascal (leader spagnolo Vox), che hanno affrontato temi chiave come la sovranità nazionale e le sfide pressanti che l’Europa si trova ad affrontare oggi nel contesto dei nuovi cambiamenti geo-strategici del mondo. L’importanza dell’evento, visto come una piattaforma di dialogo internazionale, è stata sottolineata dalla grande presenza di delegazioni provenienti da tutta Europa. Oltre alle tavole rotonde, i delegati hanno partecipato a numerose attività culturali e concerti che hanno arricchito l’atmosfera. Tutti questi eventi rendono la partecipazione ad Atreju un’esperienza indescrivibile e memorabile per tutte le età. Tornando all’edizione di quest’anno di Atreju, che si terrà come già detto a metà dicembre con lo slogan “Atreju: The Italian Way – Concrete Answers for a Changing World”, dobbiamo ricordare che il Partito ECR sarà nuovamente presente con un numero significativo di delegati internazionali. La delegazione dei conservatori europei (che alloggerà presso l’Hotel Cardo di Roma, un mix vantaggioso di patrimonio, centri di lavoro e ospitalità) sarà guidata dal Segretario Generale del Partito ECR, l’europarlamentare italiano Antonio Giordano. Prima di dare il via alla sessione politica e culturale, i Conservatori Europei saranno accolti in un ricevimento il 13 dicembre. Tutte le attività culturali organizzate nell’ambito dell’ECR Culture Weekend (compresa una cena di networking) si svolgeranno sabato 14 dicembre. Il Festival Atreju 2024 si concluderà domenica 15 dicembre, quando alle 12.00 salirà sul palco il relatore più atteso dell’evento, il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni. Oltre ai dibattiti, Atreju includerà un Villaggio di Natale, con fiere, una pista di pattinaggio e attività per le famiglie. L’atmosfera festosa riunirà i partecipanti in uno spirito di convivialità e amicizia. Gli organizzatori sottolineano che la partecipazione all’Atreju di quest’anno può portare a relazioni d’impatto tra i partecipanti e ispirare nuove prospettive sulle sfide del nostro futuro europeo. Come già accennato, questo evento non è solo un raduno politico perché Atreju 2024 include attività culturali, musicali e ricreative pensate per favorire le connessioni e lo scambio di idee tra i partecipanti, che avranno l’opportunità di interagire con i relatori principali e altri giovani, creando un’atmosfera vivace per il networking e la collaborazione. L’edizione di quest’anno segnerà un nuovo capitolo di una storia che si rinnova costantemente, rimanendo fedele alla tradizione ma aperta al futuro.
Per tutti questi motivi, è essenziale che Atreju vada avanti, perché i giovani coinvolti oggi saranno quelli che daranno forma al futuro del paese domani. Se vogliamo un futuro prospero, dobbiamo investire nelle giovani generazioni. L’invito all’evento più importante dell’anno per il conservatorismo europeo è quanto mai chiaro: chi desidera partecipare potrà iscriversi all’ultimo evento dell’anno organizzato dal Partito Conservatore Europeo, che offre l’opportunità di partecipare all’evento organizzato dai giovani conservatori italiani. Unisciti al Festival di Atreju, edizione 2024, e partecipa alle discussioni che possono fare la differenza nella comunità conservatrice europea. Per iscriverti, clicca QUI.