Una grande nuvola di metano è apparsa sui cieli della Norvegia e di
Svezia, le previsioni sui danni ambientali spaventano gli esperti
Dopo le fuoriuscite di gas metano delle scorse settimane, dai fori dei due gasdotti Nord Stream nel
Mar Baltico, un’enorme nube di gas sta sorvolando il Nord Europa, preoccupando la popolazione che sembra essere
già sperimentando le prime difficoltà e i governi delle nazioni finora toccate dal pericolo.
Le perdite nei condotti in questione, come è ormai noto, sono state precedute da esplosioni molto forti registrate
dai sismologi 2 settimane fa e l’ipotesi del sabotaggio sembra ora l’unica percorribile, inoltre
basati su indagini internazionali con relativi scambi di accuse tra la Russia e la
Ovest.
Le condutture hanno subito danni a 80 metri di profondità in aree marine utilizzate esclusivamente dalla Svezia.
e Danimarca, liberando così più di 80.000 tonnellate di metano che, dopo l’ebollizione dell’acqua, sono salite
nell’atmosfera e, spinti dai venti, hanno viaggiato fino all’Europa meridionale, compresa l’Italia, senza che la loro presenza sia stata avvertita,
Tuttavia, assicurano gli esperti, non causano inquinamento o gravi problemi di salute, ma certamente destano molta preoccupazione.
La fuga di metano risultante dal sabotaggio del Nord Stream, è la più grande mai realizzata dall’uomo
del mondo e, le nubi di gas che aleggiano sopra l’Europa, sono state rilevate anche dai satelliti di
spazio, dimostrando quanto l’evento sia rilevante. Il metano è un gas a effetto serra con effetti pari all’80
volte più forti di quelle causate dall’anidride carbonica ed è per questo che il monitoraggio rimane costante da parte di
ogni corpo specializzato.
Basterebbe pensare all’impegno di ogni associazione ambientalista in questi anni per
sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre le emissioni di gas metano nell’atmosfera in modo da
per ridurre il riscaldamento globale, per capire l’importanza di ciò che è successo. Una fuga di gas come quella di
Nord Stream sta già rilasciando una quantità di gas tale da rovinare alcune delle attività di riduzione perpetrate in
negli ultimi mesi da parte di aziende sensibili alle tematiche ambientali. Quantificare la fuoriuscita di metano da
le perdite dei gasdotti del Mar Baltico è un’operazione molto complessa in quanto, mentre il gas che ha ormai
nell’atmosfera terrestre può essere valutata da satelliti specializzati, la quantità di quella presente
in acqua è praticamente impossibile da stimare a causa della luce riflessa sulla superficie. Il metodo
utilizzati finora, ma ancora non sufficientemente precisi, per definire la quantità di gas metano già disperso nella
consiste nel visualizzare direttamente il flusso nelle condutture con un controllo accurato della
pressione relativa e la dimensione dello squarcio causato dalle detonazioni.
Andrew Baxter, direttore del Fondo per la difesa dell’ambiente a New York, ha stimato che circa
115.000 tonnellate di metano sono già fuoriuscite dal Nord Stream, equivalenti alle emissioni inquinanti di un’altra parte del mondo.
di circa 2,5 milioni di auto a benzina in 2 anni. Tuttavia, ci sono anche persone più pessimiste
stime che parlano di danni paragonabili a quelli causati da 14 milioni di tonnellate di biossido di carbonio che
rappresenterebbe circa il 32% di tutte le emissioni annuali della Danimarca.
Altri esperti, invece, evidenziano come, in realtà, questa perdita, per quanto significativa e meritoria
di interesse, rappresenta solo una piccola parte delle perdite di gas che vengono causate quotidianamente da petrolio e gas.
infrastrutture, soprattutto in Russia, più che nel resto d’Europa in una settimana lavorativa. Questi gas
Le perdite, che negli ultimi anni sono cresciute in modo allarmante in tutto il mondo, sono causate da guasti, cattivi
manutenzione di impianti obsoleti e la pratica dello sfiato, che consiste nell’emissione controllata,
per scopi produttivi, da parte delle aziende.
Il fenomeno delle fughe di gas dannose per l’ambiente deve essere tenuto sotto controllo anche in Italia e in Italia,
tra le criticità documentate dalla Task Force Aria Pulita (un’organizzazione indipendente di
Boston) si parla di quella dell’aprile 2021 dal terminale GNL di Panigaglia e presso la stazione sotterranea di
di Minerbio, considerato il più grande giacimento di gas italiano. In queste piante, “un significativo
sono state registrate le concentrazioni di “metano” generate dalla pratica dello sfiato e la situazione
Sembra che siano già stati segnalati alle autorità competenti per evitare che tali pratiche vengano
provocando danni difficili da contenere anche per le comunità presenti nell’area.
Sul fronte delle indagini, in una lettera congiunta, le autorità svedesi e danesi hanno già fornito tutti i dati relativi al caso.
le informazioni utili al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per cercare di comprendere le dinamiche del sabotaggio e della
giungere a una conclusione in grado di definire la responsabilità. Secondo gli esperti che lavorano sugli indizi
Le detonazioni registrate sono state provocate da diverse centinaia di chili di esplosivo TNT, accuratamente
in aree particolarmente sensibili della condotta.
Le accuse rimbalzano da una fazione all’altra e, mentre i servizi segreti russi dicono di essere
pronti a fornire prove eclatanti sul coinvolgimento dei servizi segreti anglosassoni, gli Stati Uniti
Antony Blinken, segretario di Stato, parla di “disinformazione scandalosa” e conferma l’impegno
delle forze occidentali nel risolvere il mistero il più rapidamente possibile. Nel frattempo, Putin, già
interrogato in proposito, approfitta di ogni uscita pubblica per rassicurare l’opinione pubblica russa in
in relazione al comportamento del Cremlino sulla questione e si dice sicuro del coinvolgimento dell’Occidente.
Nel frattempo, le 2 principali perdite registrate, provenienti dal gasdotto Nord Stream, non sembrano fermarsi e quindi
impediscono lo svolgimento di indagini approfondite in loco. La guardia costiera svedese ha notato un leggero
diminuzione del flusso in uscita da una sola delle perdite presenti mentre l’altra continua a perdere gas metano
senza fermarsi e con un flusso costantemente elevato. Quando le perdite saranno sotto controllo, forse come
Già dalla prossima settimana, la Russia e le autorità locali cercheranno di approfondire l’indagine in collaborazione, in quanto
assicurato da entrambe le parti, per definire infine tutte le modalità e le responsabilità.
Dopo l’embargo delle risorse energetiche russe verso l’Europa, i paesi nordici sono diventati il principale
fornitori per tutto il vecchio continente e, pertanto, crescono le preoccupazioni per un ulteriore sabotaggio di
le loro linee di rifornimento. Tutti i Paesi interessati alla ricezione di gas e petrolio dai territori di
Nord Europa, si sono detti pronti a salvaguardare la sicurezza delle infrastrutture interessate da qualsiasi
per evitare che si ripetano “attacchi” energetici come quello di Nord Stream.
Nel frattempo, la Russia, attraverso il capo dell’energia Alexander Novak, si dice pronta a fornire più gas a
Europa attraverso la linea ancora intatta del gasdotto del Mar Baltico colpito da un sabotaggio. Il
L’annuncio è stato fatto in diretta televisiva, al termine della riunione dell’OPEC+ a Vienna ed è stato
Tuttavia, ha precisato che la fornitura di gas in questione potrà essere ripristinata solo se l’Europa eliminerà la
sanzioni già applicate, che stanno danneggiando così tanto l’economia della Russia e dell’Europa.
risorse energetiche. Le autorità del Cremlino hanno da tempo utilizzato il ricatto delle forniture di gas all’Europa in
in cambio di una nuova politica sulle restrizioni che, tuttavia, sembrano essere in procinto di diventare sempre più
grave.
Quando le autorità russe e occidentali avranno definito una volta per tutte le responsabilità relative a
il sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico, si potrà finalmente affrontare un percorso di
Il ripristino della fornitura di gas metano all’Europa, che ora sembra essere cruciale per le sorti dell’economia europea.
conflitto in corso tra la Russia e l’Ucraina e per il benessere degli europei durante l’imminente
periodo invernale. Le indagini dovranno essere condotte in maniera trasparente e in
collaborazione tra le parti e non è assolutamente scontato che le operazioni
procedere senza intoppi, data la generale instabilità delle relazioni tra Mosca e l’Occidente.
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