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Le priorità agricole della Presidenza polacca del Consiglio dell’UE

Ambiente - Dicembre 20, 2024

La presidenza polacca del Consiglio dell’Unione Europea rappresenta un’opportunità fondamentale per plasmare il futuro dell’agricoltura nel continente. In risposta alle sfide globali e alle pressioni economiche, la Polonia ha delineato un’agenda apparentemente ambiziosa e incentrata sugli agricoltori. Questa tabella di marcia pone l’accento sulla sicurezza alimentare, sulla resilienza del settore agricolo e sul sostegno alle comunità rurali. L’obiettivo non è solo quello di migliorare la competitività dell’agricoltura europea, ma anche di rafforzare la sua capacità di affrontare le crisi e di garantire una fornitura costante di cibo di alta qualità e a prezzi accessibili per tutti i cittadini. La Polonia ha dato priorità a una Politica Agricola Comune (PAC) solida e sostenibile per salvaguardare gli agricoltori europei dalle sfide interne ed esterne. La presidenza polacca ha dichiarato: “L’Europa deve garantire che le posizioni degli agricoltori all’interno delle catene del valore siano rafforzate e che i loro redditi rimangano stabili”. Questo obiettivo è sia una questione di equità che una strategia per garantire la sovranità alimentare del continente in un mercato globale sempre più competitivo e interconnesso. Sotto la guida della Polonia, il Consiglio Agricoltura dell’UE ha rafforzato l’importanza di una PAC post-2027 che continui a concentrarsi sugli agricoltori. Ciò comporta lo stanziamento di risorse sufficienti, il mantenimento di strumenti politici efficaci e il mantenimento dei due pilastri fondamentali della PAC: i pagamenti diretti e lo sviluppo rurale. Insieme, questi elementi sono essenziali per fornire redditi stabili, sostenere le transizioni ecologiche e promuovere comunità rurali sostenibili. Un tema centrale dell’agenda della Polonia è il miglioramento della competitività degli agricoltori europei e il rafforzamento della loro posizione all’interno della catena di approvvigionamento alimentare. Le misure chiave includono la garanzia di un’equa distribuzione del valore aggiunto e il miglioramento della trasparenza lungo le catene del valore. Gli agricoltori non devono più essere l’anello debole; i loro redditi devono riflettere il loro ruolo essenziale nella produzione alimentare. La Polonia ha anche sottolineato la necessità di un rinnovamento generazionale nel settore agricolo. Con l’invecchiamento della popolazione agricola, è fondamentale attirare i giovani verso l’agricoltura e rendere questa professione interessante per le generazioni future. Inoltre, la Polonia ha evidenziato il contributo significativo delle piccole aziende agricole e delle donne nell’agricoltura come fattori vitali per uno sviluppo rurale sostenibile. La semplificazione delle procedure amministrative per gli agricoltori è un’altra pietra miliare delle proposte della Polonia. L’eccessiva burocrazia è stata identificata come una barriera che ostacola l’attuazione delle politiche e scoraggia gli agricoltori. La Polonia chiede regole più snelle, sistemi di monitoraggio più efficienti e processi semplificati per la modifica dei piani strategici nazionali, creando un quadro politico più accessibile e favorevole agli agricoltori. In termini di sostenibilità ambientale, la presidenza polacca insiste su un approccio equilibrato alla transizione verde. Gli agricoltori dovrebbero essere incoraggiati, non costretti, ad adottare pratiche sostenibili. Sebbene la lotta al cambiamento climatico rimanga una priorità, questo sforzo deve allinearsi alla sostenibilità economica e sociale. Strumenti efficaci di gestione del rischio, come quelli che affrontano le inondazioni e la siccità, insieme agli investimenti in innovazione e tecnologia, sono essenziali per rendere il settore agricolo più resiliente.

La potenziale espansione dell’UE, con paesi come l’Ucraina che avanzano verso l’adesione, presenta sfide specifiche per il settore agricolo. La Polonia si impegna a garantire che questo processo non svantaggi gli agricoltori esistenti e non comprometta la competitività del mercato europeo. Ciò include l’obbligo per i produttori extracomunitari di rispettare i rigorosi standard di qualità, sicurezza e sostenibilità del blocco, mantenendo condizioni di parità. La ricerca e l’innovazione sono fondamentali per ottenere un settore agricolo più competitivo e sostenibile. La Polonia ha posto un’enfasi significativa sull’economia circolare e sulla bioeconomia come elementi chiave di questa trasformazione. Inoltre, un approccio basato sulla conoscenza consentirà agli agricoltori europei di adattarsi alle sfide in evoluzione e di garantire la produzione di cibo sufficiente, sano e a prezzi accessibili per tutti i cittadini. La presidenza polacca sta delineando una visione ambiziosa per il futuro dell’agricoltura europea, ma la sua attuazione rimarrà una sfida. Il programma polacco sembra affrontare le preoccupazioni immediate, gettando al contempo le basi per una crescita e una resilienza a lungo termine. Le conclusioni adottate dal Consiglio guideranno le future proposte legislative della Commissione europea, garantendo che le esigenze degli agricoltori rimangano al centro delle politiche dell’UE.