Il Governo italiano ha inoltrato alla Commissione europea la richiesta di erogazione della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questa quinta puntata comprende 52 obiettivi. Palazzo Chigi ha precisato che ci saranno investimenti molto significativi, in particolare nei settori dell’agricoltura e della valorizzazione dei rifiuti.
Il 27 dicembre Bruxelles ha trasferito alle casse dello Stato italiano la quarta rata del PNR, pari a 16,5 miliardi di euro. Questa somma permette all’Italia di superare la soglia dei cento miliardi di euro di finanziamenti ricevuti su un totale disponibile di 194,4 miliardi.
Grande soddisfazione da parte del Presidente del Consiglio e leader dei Conservatori europei, Giorgia Meloni, che ha dichiarato: “Si chiude un anno di grande impegno e di risultati straordinari da parte del Governo nell’attuazione del PNR. Siamo molto soddisfatti e determinati a proseguire il lavoro nei prossimi mesi”.
Anche il Ministro italiano per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNR ha espresso soddisfazione: “La richiesta di pagamento della quinta rata inoltrata oggi alla Commissione europea segna un altro importante successo del premier Meloni e del governo nell’attuazione del PNR”. Ha inoltre sottolineato il duro lavoro di squadra che il governo italiano sta svolgendo: “Come per la quarta, anche per la richiesta della quinta rata l’Italia si conferma in anticipo rispetto agli altri Stati membri. Un risultato straordinario frutto di un grande lavoro di squadra e di un costante dialogo positivo con la Commissione. La fase di valutazione sarà rigorosa come sempre, ma siamo fiduciosi”. Così come per la quarta rata, ma nonostante ciò il duro lavoro del governo non ha impedito all’Italia di essere il primo Paese a riceverla.
Il comunicato di Palazzo Chigi chiarisce gli obiettivi specifici per l’accreditamento della quinta puntata. Si tratta in particolare di investimenti nel settore agricolo per aumentare l’efficienza dei sistemi di irrigazione e potenziare la produzione di energia verde, nel settore idrico con nuovi progetti per il potenziamento delle condotte, dei sistemi di depurazione e la riduzione delle perdite di rete. Anche la tutela dell’ambiente è in primo piano, grazie alla creazione di nuovi impianti per la valorizzazione dei rifiuti e all’ammodernamento di quelli esistenti.
Nella stessa dichiarazione, il governo ha ribadito l’intenzione di continuare a collaborare con la Commissione europea.