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Norme sulle emissioni Euro 7: La decisione del Parlamento europeo tra il disaccordo delle parti interessate

Ambiente - Aprile 2, 2024

Mercoledì13 marzo, il Parlamento europeo ha raggiunto un accordo sulla nuova legislazione UE per affrontare le emissioni del trasporto stradale. La votazione si è conclusa con 297 voti a favore, 190 contrari e 37 astensioni. In questo modo, il Parlamento europeo ha approvato l’accordo precedentemente raggiunto con il Consiglio dell’UE sul regolamento Euro 7, secondo cui i veicoli dovranno rispettare i nuovi requisiti per un periodo di tempo molto più lungo, garantendo che rimarranno ecologici per tutto il loro ciclo di vita. L’approvazione di queste nuove misure è diventata un argomento controverso tra gli addetti ai lavori, dal momento che le parti interessate sono ancora divise sul fatto che questa nuova legislazione si spinga, da un lato, troppo in là e, dall’altro, non sia sufficiente per combattere le emissioni.

Il testo è stato approvato dopo aver subito notevoli riduzioni rispetto alla bozza iniziale, poiché i legislatori hanno dichiarato che l’installazione di standard più severi sulle emissioni dei veicoli avrebbe provocato un aumento dei prezzi delle auto, rendendole più costose per i consumatori e scoraggiando gli investimenti, che sono fondamentali per il progresso dello sviluppo dei veicoli elettrici. I punti principali della normativa Euro 7 sono i seguenti. In primo luogo, mantiene gli standard Euro 6 stabiliti per auto e furgoni. Per quanto riguarda gli autobus e gli autocarri, questa nuova legislazione applica limiti più severi, sia in laboratorio che in circostanze di guida reali. Ma anche l’implementazione di nuove misure, come i limiti alle emissioni di particelle in frenata (PM10) per auto e furgoni, i requisiti minimi specifici per la longevità delle batterie per le auto EV e HEV. Inoltre, un passaporto ambientale del veicolo, che conterrà i dati relativi al suo bilancio ambientale al momento dell’immatricolazione. In questo modo, i proprietari dei veicoli potranno accedere facilmente a dati aggiornati sul risparmio di carburante, sulle condizioni della batteria, sulle emissioni e su altri dati rilevanti generati dalle apparecchiature e dai monitor di bordo.

Ora, per quanto riguarda la discussione tra MPE, Alexandr Vondra dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), prima di dichiarare il suo voto ha affermato quanto segue: “In qualità di relatore parlamentare, sono fortemente [opposed] la bozza iniziale della Commissione”, soprattutto in considerazione del potenziale impatto che questo nuovo regolamento potrebbe avere a livello industriale e di consumatori. A questo proposito, vale la pena ricordare che il settore automobilistico e la sua intera catena del valore rappresentano l’8% del PIL dell’UE e il 6% di tutti i posti di lavoro, impiegando 13 milioni di persone. Al di là dell’industria, come sottolinea Vondra, l’impatto di restrizioni eccessive si ripercuoterebbe direttamente sui consumatori, in particolare su quelli a basso reddito, che sarebbero esclusi dalla possibilità di acquistare auto con costi di produzione sempre più elevati a causa dei nuovi requisiti ambientali.

Nella sua dichiarazione, Vodnra ha anche aggiunto che è essenziale trovare il giusto equilibrio tra gli interessi delle organizzazioni ambientaliste, dell’industria e delle preoccupazioni sociali, affermando che l’accordo riflette misure ragionevoli, mantenendo i limiti di emissione per le auto private allo stesso livello di quelli già fissati nella normativa Euro 6, ma introducendo, ad esempio, limiti più severi per le emissioni degli autobus in questa versione riveduta dell’Euro 7.

Tuttavia, Anna Krajinska, direttore delle emissioni dei veicoli e della qualità dell’aria presso Transport and Environment (T&E), un’organizzazione ambientalista, ha condiviso con la fonte di notizie europea Euroactiv il suo punto di vista sulla questione, che è esattamente l’opposto di quello di Alexandr Vondra. Secondo Krajinska, il beneficio ambientale derivante da questa norma sarà quasi inesistente. Per il manager di questa organizzazione, la riduzione delle altre emissioni non sarà sufficiente a compensare la “debolezza” delle altre parti dell’accordo.

Su questo tema, l’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) ha condiviso una comunicazione, esprimendo il proprio punto di vista sulle principali conclusioni ottenute dal regolamento Euro 7, concordando con il membro del gruppo parlamentare dei Conservatori e Riformisti europei (ECR), Alexandr Vondra, che assicura che questa nuova misura è notevolmente più rigorosa in termini di standard di emissioni di gas di scarico per autobus e camion.

Il settore automobilistico rappresenta uno dei pilastri dell’industria europea e qualsiasi decisione su cambiamenti o misure relative a questo settore deve essere presa tenendo conto di questo aspetto. Tutti gli attori concordano sulla necessità di muoversi verso un futuro più sostenibile con meno emissioni, ma questi progressi verso un’industria più sostenibile devono essere fatti con buon senso e con la comprensione dei tempi necessari per apportare cambiamenti in un settore di così ampia portata.