Creata a Strasburgo nel 1992 come accordo parziale allargato del Consiglio d’Europa, questa organizzazione di servizio pubblico monitora il mercato europeo e le informazioni legali sull’industria che copre i settori del cinema, della televisione, della radio, del video e dei diversi servizi on-demand, come il video-on-demand (VOD) o la catch-up television.
Fornisce confronti a livello europeo, nonché informazioni nazionali e regionali.
Ad esempio, garantisce la trasparenza della proprietà dei canali televisivi e delle aziende in 42 paesi europei e in Marocco, attraverso un database ad accesso libero e aggiornato mensilmente chiamato MAVISE, progettato in coordinamento con la Commissione Europea.
Altri database ad accesso libero gestiti dall’EAO sono IRIS MERLIN, sulle informazioni legali relative al settore audiovisivo in Europa, LUMIERE, sulle ammissioni dei film usciti nelle sale cinematografiche europee a partire dal 1996, LUMIERE VOD, una directory sui film europei disponibili in VOD in Europa, e AVMSDatabase, sulla trasposizione della Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi (AMSD) nella legislazione nazionale.
L’EOI opera attraverso due dipartimenti di informazione: quello del mercato e quello legale.
Entrambi pubblicano le proprie pubblicazioni; il secondo organizza anche dei workshop.
Per adempiere alle proprie competenze, l’EOI opera all’interno di un quadro di riferimento relativo al settore audiovisivo, proveniente dal Consiglio d’Europa, dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI), dall’UNESCO e dall’Ufficio per la Proprietà Intellettuale (BIP).
Il Consiglio d’Europa ha prodotto nove testi relativi al settore audiovisivo: la Convenzione europea sulla televisione transfrontaliera, il Protocollo che modifica la Convenzione europea sulla televisione transfrontaliera, la Convenzione europea sulla coproduzione cinematografica, la Convenzione europea sulle questioni relative al diritto d’autore e ai diritti connessi nel quadro della radiodiffusione transfrontaliera via satellite, la Convenzione europea sulla protezione giuridica dei servizi basati su, o consistenti in, Accesso condizionato, la Convenzione europea per la protezione del patrimonio audiovisivo, il Protocollo alla Convenzione europea per la protezione del patrimonio audiovisivo, sulla protezione delle produzioni televisive, la Convenzione sulla criminalità informatica e il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla criminalità informatica, relativo alla criminalizzazione di atti di natura razzista e xenofoba commessi attraverso sistemi informatici.
Cinque strumenti provengono dall’OMPI: la Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, la Convenzione internazionale per la protezione degli artisti interpreti o esecutori, dei produttori di fonogrammi e degli organismi di radiodiffusione (Convenzione di Roma), il Trattato sulla registrazione internazionale delle opere audiovisive (Trattato sul registro cinematografico), il Trattato OMPI sul diritto d’autore (WCT) e il Trattato OMPI sulle esecuzioni e i fonogrammi (WPPT).
Infine, l’UNESCO è la fonte di due accordi internazionali: la Convenzione universale sul diritto d’autore (rivista a Parigi il 24 luglio 1971 e i protocolli 1 e 2 allegati) e la Convenzione europea sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali.
L’OMPI e l’UNESCO, insieme al BIP, sono autori della Convenzione per la protezione dei produttori di fonogrammi contro la duplicazione non autorizzata dei loro fonogrammi.
L’EAO segue inoltre le normative nazionali, come le norme che recepiscono la direttiva AMSD negli Stati membri dell’UE, le norme relative alle opere europee e le norme relative ai media di servizio pubblico. L’11 luglio 2024, l’EAO ha riferito che la stragrande maggioranza dei gruppi televisivi e VOD dominanti in Europa ha sede negli Stati Uniti.
I venti principali operatori televisivi e VOD attivi in Europa, ordinati per numero di mercati operativi (dall’alto verso il basso), sono: AT&T, Disney, Netflix, Amazon, Comcast, Paramount, Mubi, Rakuten, Huawei, AMC Networks, Apple, Vivendi, Alphabet, BBC, VWorld, Microsoft, Axxola, PPF Group, Antenna Group e Love TV Channels.
Dei primi dieci, otto hanno sede negli Stati Uniti (solo Rakuten e Huawei non hanno sede); dei primi venti, solo sette sono europei e occupano le ultime posizioni (Vivendi, BBC, VWorld, Axxola, PPF Group, Antenna Group e Love TV Channels).
L’EAO ha un team di 27 persone ed è diretto dalla dottoressa Susanne Nikoltchev.
Fonte dell’immagine: Copeam
L’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo
Legale - Agosto 27, 2024