Il 2 ottobre 2024, i coordinatori della Commissione per la Cultura e l’Istruzione (CULT) del Parlamento europeo hanno definito le priorità politiche per il periodo 2024-2029. Il Consiglio dell’Unione Europea ha un proprio Piano di Lavoro dell’UE per la Cultura (2023 – 2026), come parte integrante di una potenziale “Nuova Agenda Europea per la Cultura” in futuro. Questo dovrà essere coordinato con l’annunciata “Bussola della Cultura” del nuovo Commissario per l’Equità Intergenerazionale, i Giovani, la Cultura e lo Sport, Glenn Micallef, del Partito Laburista di Malta, recentemente confermato. Tra le priorità orizzontali, il Comitato ha sottolineato l’importanza degli attuali programmi Erasmus+, Europa Creativa e Corpo Europeo di Solidarietà, in modo da assegnare loro un budget adeguato per la negoziazione del Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 che inizierà nel 2026. Inoltre, il termine affronterà le implicazioni specifiche dell’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nei settori e nelle industrie culturali e creative. Come suggerimento per l’attuazione di questa priorità, i coordinatori CULT suggeriscono di realizzare un’analisi dell’impatto specifico dell’IA sui settori e sulle industrie culturali e creative. In particolare, è possibile commissionare uno studio sull’impatto specifico dell’IA sui settori e sulle industrie culturali e creative entro la fine del 2024 o all’inizio del 2025. Inoltre, è possibile organizzare uno scambio di opinioni con esperti sulle tendenze nell’uso dell’IA nel settore culturale. Il Parlamento europeo continuerà a lavorare sul quadro dell’Unione per la situazione sociale e professionale degli artisti e degli altri professionisti dei settori culturali e creativi. Per questo motivo, i coordinatori CULT invitano i colleghi parlamentari europei a seguire l’iniziativa legislativa in corso, organizzando uno scambio di opinioni con la Commissione europea in modo da condividere le migliori pratiche e affrontare situazioni professionali specifiche, come quella dei professionisti delle arti di strada. La quarta priorità è migliorare la presenza, l’accesso e la scopribilità dei contenuti nell’ambiente digitale della creazione artistica europea. Per proteggere il patrimonio europeo, i coordinatori hanno annunciato una relazione di iniziativa sul futuro delle Capitali europee della cultura. Nel campo dell’istruzione, lo Spazio Europeo dell’Educazione (SEE) dovrebbe prevedere alcuni progressi nella portabilità e nel riconoscimento dei diplomi e dei periodi di apprendimento, nonché la permeabilità tra formazione professionale e istruzione superiore. È inoltre necessario affrontare le opportunità e i rischi dell’uso dell’IA nell’istruzione. La politica audiovisiva è un’area chiave per CULT. Seguirà l’innovazione e gli aspetti digitali del settore audiovisivo (compresi film, videogiochi e mondi virtuali in generale, nonché la creazione di contenuti). Seguirà l’attuazione della direttiva sui servizi di media audiovisivi (AMSD) del maggio 2023, ponendo l’accento sulla protezione dei minori e sull’influenza online basata su contenuti audiovisivi e generati dagli utenti, sulla promozione delle opere europee e sull’interazione dell’AMSD con altri atti legislativi dell’UE, come la legge europea sulla libertà dei media, la legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali.
In particolare, i coordinatori CULT vorrebbero organizzare uno scambio di opinioni con la Commissione europea nel 2024, dove potrebbe essere presentata la relazione della Commissione, pubblicata il 26 giugno 2024, sull’applicazione degli articoli 13, 16 e 17 della direttiva AMSD. Inoltre, all’inizio del 2025 potrebbe essere organizzata un’audizione pubblica per dare seguito alle questioni sollevate dalla relazione di attuazione del Parlamento europeo sulla direttiva AMSD con la partecipazione di esperti esterni. CULT promuoverà anche ulteriori scambi con attori internazionali come l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo del Consiglio d’Europa e lavorerà su una tabella di marcia per promuovere la cultura e l’innovazione nel settore audiovisivo. Fonte dell’immagine: Lara Magoni