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Nuovo studio su migrazione e criminalità in Svezia

Legale - Gennaio 19, 2025

Un nuovo studio dell’Università di Lund in Svezia mostra che gli uomini con un passato da immigrati sono chiaramente sovrarappresentati nelle condanne per stupro in Svezia. Lo studio, “Immigrant Background and Rape Conviction: A 21-Year Follow-Up Study in Sweden”, è stato recentemente pubblicato su “Journal of interpersonal violence”. Gli autori, Ardavan Khoshnood, Jan Sundqvist e Kristina Sundqvist, sono tutti dottorandi in medicina. L’argomento è delicato e controverso in quanto riguarda l’immigrazione e il legame molto controverso tra immigrazione e criminalità. Lo studio comprende 4032 persone condannate per stupro, tentato stupro, stupro aggravato e tentato stupro aggravato tra il 2000 e il 2020. L’origine, ma anche le condizioni di vita e di salute mentale di queste persone sono state confrontate con 20.160 individui scelti a caso e che fungono da gruppo di controllo comparativo. Lo scopo dello studio è duplice. In primo luogo, gli autori vogliono verificare se esiste un rischio eccessivo di essere condannati per stupro per le persone con un diverso grado di origine straniera. In secondo luogo, gli autori vogliono verificare se questo eventuale eccesso di rischio possa essere spiegato da fattori tradizionalmente riconosciuti come predittori di stupro, come la vulnerabilità sociale, l’abuso di sostanze o la malattia mentale. Secondo gli stessi ricercatori, il risultato è chiaro. C’è effettivamente una forte sovrarappresentazione tra gli immigrati, talmente forte da non poter essere spiegata da alcun fattore predittivo di stupro. Tra i condannati per stupro, gli individui nati in Svezia con due genitori nati in Svezia costituivano solo il 36,9% del gruppo. Nel gruppo di controllo, invece, questa categoria rappresentava il 69,5% degli individui. Se invertiamo i numeri, significa che tra le persone condannate per stupro, il 63,1% non era nato in Svezia con due genitori di origine svedese, mentre questa categoria di individui rappresentava solo il 30,5% degli individui del gruppo di controllo. Inoltre, sembra che la sovrarappresentazione sia maggiore tra gli uomini che sono nati all’estero, che sono emigrati a 15 anni o più e che hanno vissuto per un periodo di tempo limitato in Svezia: “Questa associazione [between migrant background and rape conviction] è stata particolarmente pronunciata tra gli individui nati fuori dalla Svezia e che hanno risieduto nel paese per un periodo di tempo inferiore ai 5 anni e/o tra coloro che sono arrivati a 15 anni o più, suggerendo un possibile ruolo dell’acculturazione nel decifrare questi risultati” Nella loro discussione, gli autori cercano di collocare il loro studio in una prospettiva sociale più ampia. Notano, tra l’altro, che non bisogna dimenticare che la maggior parte degli immigrati non commette mai stupri, nonostante la sovrarappresentazione che ancora esiste. Vale la pena ricordarlo. Ciononostante, è già stato stabilito in precedenti studi svedesi che le persone con un passato da immigrati hanno una sovrarappresentazione generale nella criminalità. Questo è stato rivelato in un ampio studio del Consiglio Nazionale Svedese per la Prevenzione del Crimine presentato nel 2021. Da questo punto di vista, i risultati di questo nuovo studio sono attesi e non sorprendenti. Tuttavia, sembra esserci un’evidente lacuna nello studio che i ricercatori di Lund presentano ora. Non distinguono tra le diverse origini.

Tutti gli immigrati rientrano nella stessa categoria. Questo diventa problematico perché lo studio del Consiglio Nazionale Svedese per la Prevenzione del Crimine ha dimostrato chiaramente che sono gli immigrati con determinate origini ad essere responsabili della sovrarappresentazione del crimine. In ogni caso, questo nuovo studio costituisce un altro importante contributo alla conoscenza di cui abbiamo tanto bisogno riguardo ai possibili legami tra migrazione e criminalità nell’Unione Europea. La conoscenza non può mai essere un problema ed è importante che ci sia conoscenza quando discutiamo di argomenti sensibili.