Il Global Energy Transition Forum, inaugurato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal Direttore Esecutivo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Fatih Birol, si è imposto come evento cardine per affrontare le sfide e le opportunità dello sviluppo dell’energia pulita. Tenuto nell’ambito del Forum Economico di Davos, questo incontro di alto profilo ha attirato i principali stakeholder mondiali, tra cui rappresentanti di paesi come Brasile, Canada, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito, oltre a importanti aziende e investitori. L’obiettivo principale del forum è quello di catalizzare maggiori investimenti, promuovere la cooperazione internazionale e far progredire i progetti faro essenziali per mantenere la competitività globale dell’Europa nel settore energetico. Nel suo discorso di apertura, la von der Leyen ha sottolineato l’urgenza di rispettare gli impegni presi alla COP28, dove le nazioni si sono impegnate a triplicare la produzione di energia rinnovabile e a raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. Tuttavia, ha avvertito che la finestra per raggiungere questi obiettivi si sta rapidamente chiudendo. Per rimanere sulla buona strada, è essenziale un significativo aumento degli investimenti nelle energie rinnovabili e nelle tecnologie pulite. Ha sottolineato che la cooperazione globale sarà la chiave del successo, poiché nessun paese o regione può realizzare una transizione energetica sostenibile in modo isolato. La Von der Leyen ha anche riconosciuto che, sebbene la lotta al cambiamento climatico rimanga una priorità assoluta, la base industriale dell’Europa non deve essere trascurata in questo processo, poiché è fondamentale per la forza economica a lungo termine del continente. La Von der Leyen ha chiarito che, nonostante la competizione geopolitica e altre pressioni globali, l’Europa rimane una potenza leader nel settore energetico. La Von der Leyen ha sottolineato la disponibilità dell’UE a collaborare con i partner globali per implementare soluzioni strategiche, osservando che in tempi di maggiore incertezza, la prevedibilità e l’affidabilità sono fondamentali per mantenere la fiducia nelle politiche energetiche europee. Un punto chiave del forum è stato il potenziale di energia rinnovabile non sfruttato dell’Africa. Von der Leyen ha sottolineato che, sebbene l’Africa detenga il 60% delle migliori risorse solari del mondo, riceve meno del 2% degli investimenti globali in energia pulita. Ha sottolineato che l’Africa potrebbe potenzialmente quintuplicare la sua capacità di energia rinnovabile entro il 2030, ma ciò richiederebbe un maggiore sostegno finanziario e strategico da parte dei partner internazionali, in particolare dell’UE. In linea con queste ambizioni, la von der Leyen ha parlato di un’iniziativa congiunta con il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa chiamata “Scaling Up Renewables in Africa”. Questa campagna mira a mobilitare gli investimenti per i progetti di energia rinnovabile in tutto il continente, a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di queste iniziative e a sbloccare le risorse finanziarie che consentiranno ai Paesi africani di espandere le proprie infrastrutture di energia pulita. Von der Leyen ha sottolineato che in Africa si stanno già osservando progressi incoraggianti, con molti governi che adottano approcci innovativi per promuovere l’energia pulita. Politiche come le esenzioni fiscali, i partenariati pubblico-privato e gli incentivi alle energie rinnovabili hanno iniziato a dare risultati tangibili. Negli ultimi due anni, gli investimenti nel settore dell’energia pulita in Africa sono quasi raddoppiati, a dimostrazione del fatto che, con il giusto sostegno e il giusto quadro politico, il continente può svolgere un ruolo cruciale nella transizione energetica globale.
Per quanto riguarda le strategie finanziarie, la von der Leyen ha sottolineato la necessità di meccanismi di “finanziamento intelligente” per ridurre i rischi e attrarre capitali privati nei progetti di energia rinnovabile. La von der Leyen ha illustrato diverse soluzioni, tra cui strumenti di riduzione del rischio, modelli di finanza mista e altri strumenti finanziari, tutti pensati per rendere gli investimenti nelle energie pulite più interessanti per gli attori del settore privato. Riducendo i rischi percepiti, queste strategie mirano a sbloccare nuovi e significativi finanziamenti per i progetti rinnovabili, in particolare nei mercati emergenti. Il forum continua a prendere slancio e si appresta a svolgere un ruolo centrale nel plasmare il panorama energetico globale. Grazie alla cooperazione e agli investimenti sostenuti, l’UE spera di consolidare la sua posizione di leader nello sviluppo delle tecnologie rinnovabili, rafforzando la sua capacità di guidare i progressi globali in materia di clima e sicurezza energetica nei prossimi anni.